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Ercolano, fondata secondo la leggenda da Ercole, fu “nascosta” dall’eruzione del Vesuvio del 79 da un fango denso che si solidificò in una morbida roccia di tufo, questo ha permesso negli anni la sua preservazione ed ha consentito attraverso gli scavi, il ritrovamento di molti reperti storici. Tutto è iniziato nel 1709 quando un semplice contadino, scavando per creare un pozzo, si è imbattuto in marmi e colonne antiche.
Naturalmente principi e re che si sono avvicendati nella storia si sono impossessati di quei ritrovamenti, abbellendo e impreziosendo i loro palazzi che sorgevano nelle vicinanze dei ritrovamenti.
Tanta bellezza ha attratto l’aristocrazia del tempo, dando vita ad una quantità e qualità di edifici che hanno portato a chiamare quel tratto di strada il Miglio d’Oro.
Oggi, divenuta una strada percorribile in auto si possono ammirare alcune tra le ville costruite da famosi architetti, divenute sedi di eventi culturali, spettacoli e concerti. Esse testimoniano quello che è stato uno tra i periodi più fiorenti di Ercolano.
Degli scavi archeologici di Ercolano, divenuti patrimonio dell’UNESCO, sono stati riportati alla luce solo quattro dei venti ettari totali su cui originariamente si estendevano e sono meta fissa di circa 350.000 di turisti l'anno. I ritrovamenti sono sorprendentemente intatti, è possibile ammirare ville, case, edifici religiosi, statue, pavimentazioni, fontane, mosaici, affreschi e furono inoltre ritrovati pezzi di mobilio carbonizzato, come letti ed armati con all'interno vasi in vetro, statuette, lucerne ed anche una collana.